MARANTZ CD-17

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Il Marantz CD-17, quando fu immesso nel mercato, era un lettore di alta gamma. In effetti, sembra davvero un CD-16 con alcune differenze (minime). Ben più semplice dei suoi "genitori" (CD-16 e CD-15, dai quali discende), è equipaggiato con una discreta meccanica (tutta in plastica) e da una sola scheda madre che contiene tutto. Utilizza ancora il DAC7 come stadio di conversione digitale-analogica. Molto apprezzato all'epoca per la sua musicalità, fa sentire palesemente gli anni.

MAGGIO 2004

Prima della modifica

 

LA MODIFICA

La prima modifica riguarda il clock, col montaggio del LClock XO3.

Rimuovere il coperchio superiore fissato con 8 viti a brugola. Il quarzo X101 (16,9344Mhz) è vicino all'integrato Q102 (SAA7372GP). Rimuovere il quarzo, C111 e C112 (18pF cadauno), R108 (330kohm) e R109 (330ohm): i passivi sono tutti componenti SMD, quindi non è alla portata del neofita effettuare la rimozione senza provocare danneggiamenti delle piste.

Se si vuole proseguire anche con le altre modifiche sotto riportate è bene non effettuare ora i collegamenti del clock, così da lasciare libera la scheda. Effettuarli al termine.

L'uscita LClock XO OUT va collegata alla piazzola del quarzo connessa al PIN 21 dell'integrato Q102 (SAA7372GP). Connettere LClock GND al piedino a massa di uno dei due condensatori da 18pF (o al pin negativo di C114).

Connettere LClock +12V (cavetto rosso singolo) al positivo (+) di C802 (3300µF/16V), oppure al positivo (+) di C854 (3300µF/25V).

Fissare il XO3 in una parete laterale, come indicato nella foto.

Passiamo ora ad altro. Io non amo cambiare gli elettrolitici montati a meno che non siano molto vecchi (e stanchi). Molti amano montare Black Gate o Cerafine, o anche Sanyo Os-Con (come me). Certamente tutti ottimi prodotti e non mi sento di sconsigliarli. Tuttavia, prerisco elettrolitici industriali STANDARD, del tipo GENERAL PURPOSE, perché in generale li trovo pià equilibrati. Per chi vuole di più consiglio gli Os-Con. Per migliorarli preferisco fare un bypass da 1 o 2.2uF in poliestere (MKT). Così ho fatto anche in questo caso.

Sono partito dall'alimentazione. Bypassare con 2.2uF (passo 15mm) C853 e C854 (3300uF 25V), molto buoni. Bypassare con 1uF passo 5mm C806, C802, C857, C858, CN06, C803, C807, C114, C506, CY63. Bypassare con 0.1uF C833, C832, C156, C155 e C108.

Non faccio mai un bypass a Black Gate o Cerafine. Così anche in questo caso, lasciando stare C836, C835, C607, C608, C609 e C610.

Eliminare CD09 e CD10 (220uF 6V), CD21 e CD22 (100uF 10V). Sono elettrolitici SMD a basse prestazioni e si trovano sulle delicate alimentazioni del DAC. La loro rimozione è molto delicata e può comportare il distacco delle piste (molto fragili). Operare quindi solo se in possesso di una buona esperienza. Al loro posto è possibile montare Sanyo Os-Con di pari valore oppure elettrolitici general purpose bypassati con 1uF MKT (come ho fatto io). Nella foto maggiori dettagli:

Il segnale in uscita dal DAC entra in un OP 2114, doppio operazionale in questo caso in versione smd. La sua rimozione è difficile ma, soprattutto, essendo doppio non è sostituibile con un AD825. Pertanto, è lasciato dove si trova. Dopo questo OP il segnale entra nel modulo HDAM, un operazionale a discreti composto da 10 transistor di buona/ottima qualità. Infine, il segnale attraversa un condensatore elettrolitico da 100uF 16V non polarizzato (Elna). In precedenza non abbiamo bypassato gli elettrolitici dell'alimentazione dell'HDAM perché possiamo saltarlo, prelevando il segnale dall'uscita del 2114.

Rimuovere lo schermo ramato messo a protezione degli HDAM. Rimuovere R619 e R620 resistenze smd in serie al segnale. Eliminare C617 e C618, gli elettrolitici in serie in uscita, ed i ponticelli C633 e C634 (utilizzati nella versione KIS).

Ora prelevare il segnale come nella foto:

Collegare l'altro capo dei cavetti nelle piazzole libere "negative" di C617 e C618, come nella foto:

Collegare ora i nuovi condensatori di uscita alle piazzole libere "negative" di C633 e C634 (le quali hanno una pista che le unisce rispettivamente ai cavetti appena collegati). In questo caso ho usato degli ERO MKT1813 da 6,8uF. Vi sono molti altri condensatori validi, tuttavia trovo che gli MKT1813 siano molto veloci e dinamici, adatti a questa applicazione.

In questo lettore, le uscite RCA sono fissate alla scheda madre. Considerata la complessità di un collegamento a questi RCA e considerata anche la loro qualità, è meglio utilizzare due RCA da pannello di buona fattura. Per farlo, va forato opportunamente il pannello posteriore. Collegare il reoforo libero di ogni condensatore di uscita al pin RCA. Collegare la massa dei pin RCA alla massa dello stampato (per esempio come indicato nella foto sotto). Infine, collegare tra segnale e massa sui pin RCA una resistenza di carico. E' bene che sia di carico piuttosto alto, per esempio 470kohm.

Manca ancora qualcosa per completare questa modifica. Per migliorare il cavo di alimentazione, è bene smontare il relativo passa-cavo e fare una asola per poter utilizzare una vaschetta VDE (montata a "testa in giù" per praticità nella creazione dell'asola necessaria).

Poi, qualche pezzo di HDG sugli integrati più importanti.

Infine, sarebbe bene smorzare anche il coperchio, tramite apposite lastre piombate adesive.

Il lettore si presenta così al termine delle operazioni di modifica:

Dopo la modifica

 

Rodare bene il tutto alcune decine di ore, anche se già dopo poco si può godere del risultato.

 

COSTO INDICATIVO DELLA MODIFICA

Il costo indicativo dei materiali impiegati in questa modifica è di circa 250,00

 

CONSIGLIATO - la meccanica Philips accetta benissimo uno stabilizzatore per CD. Il miglioramento è molto evidente! Si faccia riferimento alla pagina dedicata per maggiori dettagli.

 

COMMENTO DEL PROPRIETARIO

Il lettore, grazie alle sue mani, è divenuto stupendo! Grazie di cuore - E.S. - 14 maggio 2004

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